Sensore per battito cardiaco
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La
frequenza cardiaca è un parametro di salute molto importante ed è direttamente
correlata allo stato del sistema cardiovascolare.
Esistono
varie tecniche per effettuare questa misura, a partire dal "sentire il
polso", cronometro alla mano, per passare allo stetoscopio e a più
complesse interfacce elettromedicali. In effetti, può
essere interessante conoscere questo dato attraverso una misura elettronica, il
cui risultato potrà essere poi trattato da
un successivo sistema informatico.
Dato
che non ci interessa l'analisi della forma d'onda collegata al battito
cardiaco (elettrocardiogramma), ma solo la sua frequenza, possiamo effettuare la
misura con una interfaccia molto semplice e non invasiva, che non necessita di
elettrodi applicati al corpo.
Se consideriamo che, mentre il cuore batte, il volume di sangue all'interno di
una arteria cambia. Questa
fluttuazione può essere rilevata attraverso un sistema ottico, applicato ad una
parte del corpo ricca di vasi sanguigni, come le dita o i lobi delle orecchie.
Ad ogni battito cardiaco, la quantità di sangue presente n ei capillari
varierà.
Utilizziamo
come sensore un emettitore di luce infrarosso ed un fotodiodo o foto
transistor, affiancati; la punta del dito viene posizionato sopra
sensore: il foto emettitore trasmette luce infrarossa nel polpastrello ed una
parte viene riflessa dal sangue all'interno delle dita. Il
foto ricevitore rileva questa la luce riflessa, che dipende dal volume di
sangue all'interno del dito. Con il battito del cuore la quantità di luce riflessa si
modificherà e la variazione sarà rilevata dal ricevitore.
Facendo seguire questo da un amplificatore ad elevato guadagno
possiamo convertirla in impulsi.
Si
possono applicare numerosissimi schemi base per ottenere questo, ma qui vogliamo
provare una interfaccia molto originale, derivata da un lavoro presentato tempo
fa su
Electronic Design.
Il diodo emettitore D1 è portato in conduzione con una resistenza di
limitazione che assicura la corrente nominale.
Coprendo con un dito la coppia fotodiodo-foto transistor, parte della luce emessa si riflette
in Q1 e produce un
segnale di corrente attraverso R1, con un rapporto logaritmico
rispetto alla riflettanza della pelle.
Questo rapporto è costante per molti ordini di grandezza e, di conseguenza, un
funzionamento del circuito affidabile è possibile anche con ampie variazioni di
contrasto della pelle e del livello di luce.
L'operazionale U1A realizza un filtro adattivo ad alto guadagno che annulla il
rumore ottico ed elettrico dell' ambiente e presenta un segnale ripulito al
comparatore U1B in modo che all'uscita si possa prelevare il segnale della
pulsazione. I transistor NPN Q2 e Q3 hanno funzione di diodi low leakage.
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L'uscita è a livello TTL e potrà essere diretta ad un microcontroller o a qualsiasi altra
applicazione.
Qui vediamo il tracciato oscilloscopico delle pulsazioni in uscita.
Il segnale all'uscita di U1B è costituito da impulsi perfettamente
squadrati, tra 0 e la Vcc.
Può venire applicato direttamente ad un I/O di microcontroller
alimentato alla stessa tensione (PIC, Arduino, ecc.) oppure ad uno
strumento di misura che potrà presentare su un display la
frequenza.
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Realizzazione pratica.
I componenti:
R1 |
180-270ohm * |
C1 |
10nF - 50V ceramico multistrato |
R2 |
12k |
C2 |
1uF- 50V ceramico multistrato |
R3 |
330ohm |
C3 |
1uF - 50V ceramico multistrato |
R4 |
1M |
C4 |
47uF - 6V elettrolitico |
R5 |
680k |
D1 |
Foto emettitore infrarosso |
R6 |
3k9 |
Q1 |
Foto transistor infrarosso |
R7 |
1M |
Q2 |
NPN general purpose (BC547, 2N3904, 2N4401, ecc) |
U1 |
doppio operazionale rail-to-rail (MCP602 o simile) |
Q3 |
NPN general purpose (BC547, 2N3904, 2N4401, ecc) |
* R1 avrà un valore tale da far passare la corrente nominale nel foto
emettitore in modo tale da ottenere il massimo di luce infrarossa; normalmente
si tratta di 20mA, per cui una resistenza da 220ohm è adeguata.
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Il
sensore può essere realizzato semplicemente con una coppia fotodiodo- fototransistor,
infrarossi, del genere di quelli utilizzati nei mouse per rilevare gli
spostamenti attraverso una rotella a tacche.
Però, è probabilmente più pratico utilizzare un sensore a riflessione che
contenga già la coppia emettitore-ricevitore (HLC1395, TCRT1000, CNY70, ecc).
Nel prototipo visibile nelle foto è stato usato un TCRT1000. Si
tratta di un elemento piuttosto piccolo, ma con una superficie piatta,
che ben si presta per appoggiare il polpastrello. Non è focalizzato e questo
permette di ottenere i risultati migliori in questa applicazione. |
I
transistor sono comuni NPN. I preferiti sono BC547, 2N3904, 2N4401.
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Una attenzione particolare va al montaggio di questi
transistor, dato che i
diversi modelli citati hanno disposizione dei terminali EBC completamente
opposta. |
2N3904-2N4401 |
BC547 |
L'operazionale è un elemento doppio, di buona qualità, rail-to-rail, ad
esempio MCP602, MCP6042, LMC6484, ecc.
Le resistenze usate sono elementi a strato metallico, ma non è tassativo.
Piuttosto, i condensatori devono essere di buona qualità, ceramici multistrato.
L'alimentazione
è prevista a 5V, in modo da interfacciarsi direttamente con i circuiti logici
successivi.
Dato che il corpo non ha alcun contatto elettrico
con il circuito di misura, non occorre un isolamento galvanico per collegare il
sensore a successivi apparecchi collegati alla rete.
In ogni caso, è opportuno realizzare il tutto in modo che non ci siano parti
del circuito accessibili durante la misura, al di fuori della superficie del
sensore.
Il dito va poggiato in modo tale da avere il sensore in corrispondenza della
parte più carnosa del polpastrello (quella dove sono presenti il maggior numero
di vasi sanguigni). Questa posizione richiede un attimo di ricerca, dato che
basta uno spostamento di qualche millimetro per avere un segnale instabile.
Può essere di aiuto l' aggiunta di un LED che pulserà alla frequenza del
battito cardiaco e indicherà chiaramente la giusta posizione.
Lo si può aggiungere in modo assolutamente semplice tra l' uscita del circuito e la
massa (schema a sinistra), con una resistenza in serie; usando un elemento a bassa corrente (1-2mA) la
resistenza R9 sarà da 1.5-2.7k.
Volendo, si potrà utilizzare un piccolo MOSFET in TO-92 (schema a destra) per comandare il
LED. In questo caso si potranno usare 100ohm per R9 e 1.5-2.7K per R8.Anche in questo caso occorre verificare con cura la disposizione dei
terminali, in quanto, ad esempio, BS170 e 2N7000, entrambi adatti allo scopo,
hanno pinout differenti.
Il LED sarà normalmente acceso e pulserà col battito quando il polpastrello
sarà giustamente posizionato; se il lampeggio è irregolare, occorrerà
spostare il dito fino a trovare la giusta posizione. Attenzione, perchè non è
questione di premere maggiormente, dato che questo è controproducente: una
eccessiva pressione chiude i capillari impedendo la circolazione del sangue. La
giusta posizione si trova senza applicare alcuna pressione.
La costruzione non è critica è può anche essere realizzata su una scheda
millefori. Però lo stampato non è complesso ed essendo ad una faccia, è
realizzabile senza problemi anche in casa.
Ecco un campione nella versione con MOSFET per comandare il LED in uscita.
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Si nota che il sensore è ben distanziato dagli altri
componenti per permettere un comodo appoggio del dito.
Lo stesso circuito potrà essere costruito in SMD con
una sensibile riduzione della superficie dello stampato. |
Peraltro, è possibile anche utilizzare una coppia fotodiodo-ricevitore inserita
in un
ditale di materiale elastico da infilare sulla punta del dito oppure sui due
lati di una molletta per panni (con la molla opportunamente allentata per
permettere un fissaggio al dito senza eccessiva pressione).
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