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Alimentare con i Pickit


Alcuni, pur possedendo un Pickit 2 o 3, non sono a conoscenza del fatto che questo tool può fornire tensione sui pin Vdd/Vss.

Questa opzione è molto comoda dato che permette di utilizzare il Pickit come programmatore senza la necessità di alimentare il chip con una sorgente esterna, oltre a poter alimentare piccoli circuiti durante le fasi di debug o programmazione on-board.


 

Avvertenza: l' alimentazione da parte del Pickit va attivata solo ed esclusivamente quando il circuito a cui il tool è collegato non sia alimentato da un' altra sorgente; se questa esiste, bisogna evitare di abilitare contemporaneamente la Vdd dal Pickit per evitargli possibili danni.

 


Pickit Programmer stand alone

I Pickit sono previsti per essere usati sia all' interno che fuori dall' ambiente MPLAB. 

Vediamo come operare in modalità stand alone Pickit,  attraverso il software di programmazione stand alone Pickit Programmer, disponibile sia per Pickit2 che Pickit3, in forma del tutto simile.

Usiamo qui come esempio un Pickit2 e il Pickit2 Programmer per leggere e programmare un chip al di fuori del circuito finale.

Pickit 2 Programmer, scaricabile gratuitamente dal sito di Microchip, dovrà essere installato e avviato attraverso la sua icona. Apparirà una finestra di controllo come quella a lato.

Per prima cosa, attraverso il menu principale e il comando Device Family, scegliamo la famiglia di appartenenza del chip, in questo caso un Baseline.

Nella finestra Device selezioniamo il chip; qui è un 10F204.

Attiviamo la lettura col pulsante Read e nella finestra Program Memory apparirà il contenuto della memoria, mentre appariranno altre informazioni relative al contenuto del chip stesso.

Questo avverrà solo se il chip è alimentato, altrimenti la lettura renderà solo 00.

Nell' esempio, è stato utilizzato un Pickit2 clone auto costruito, a cui è sovrapposto uno zoccolo ZIF che consente di collegare chip in qualsiasi package. L' insieme costituisce un comodo ed economico stand alone per programmare una buona quantità di modelli.

Qui vediamo lo stesso socket collegato ad un Pickit3. 

Come sappiamo, i Pickit sono alimentati dalla porta USB, ma il loro principale vantaggio rispetto ad altri tools è quello di poter passare questa alimentazione al carico collegato, fornendo tensione dai pin Vdd/Vss.

In un caso come quello in esempio, questa opzione è indispensabile, dato che non ci sono alimentazioni esterne per il chip. 

L' azione di alimentare il carico connesso si ottiene facilmente selezionando la casella On della finestra Vdd Pickit2:

Da notare che la casella a fianco, con due pulsanti up/down, consente di regolare la tensione che viene fornita al carico.

Questa opzione è importante quando si utilizzano PIC LF che tipicamente devono essere alimentati ad un massimo di 3.6V.

In questo modo il programmatore stand alone richiede una unica connessione: quella tra il Pickit e una porta USB del PC. Non serve altro.

E' utile avere una indicazione della presenza di questa tensione; nel caso del sistema usato in questo esempio, si tratta di un LED a bassissima corrente, posto in parallelo all' alimentazione del chip sullo zoccolo.

Gli altri tools di Microchip, come ICD e RealIce non dispongono del' opzione di alimentazione.


Pickit programmer o debugger da MPLAB

I Pickit sono integrati nell' ambiente MPLAB

In questo caso il menù del pannello di controllo di MPLAB contiene i comandi e i settaggi per il Pickit.

Per prima cosa occorrerà selezionare il programmer o il debugger che si vuole usare.
In MPLAB-IDE è possibile caricare solamente una delle due funzioni, cosa fattibile invece con MPLAB-X

Ad esempio, selezioniamo un Pickit3 come programmer.

Dalla voce Settings del relativo sotto menu, dobbiamo abilitare la funzione Power. Anche qui è possibile selezionare il valore della tensione generata con un cursore a scorrimento.

Il sistema chiede una conferma relativa al controllo del valore della tensione, in relazione al chip su cui si sta lavorando. Questa segnalazione è utile se si devono impiegare PIC a bassa tensione, per non danneggiarli.

Una volta confermate le scelte, nella barra dei menù appare l' indicazione del pulsante on/off della tensione .

Questo pulsante, se premuto, cambia colore da verde a grigio indicando la condizione on e off della tensione.
Con esso si può cambiare stato all' alimentazione da parte del Pickit in modo molto semplice e diretto, avendo anche una segnalazione dello stato.

Nella funzione debugger, o come programmatore in circuit, i Pickit possono alimentare piccoli circuiti, con un assorbimento delle decine di mA.
Anche qui la praticità sta nel non avere bisogno di una fonte di alimentazione esterna.


Ecco ad esempio un Pickit3 che alimenta direttamente la scheda di sviluppo LPCuB.



 

Avvertenza: prima di effettuare qualsiasi manovra sul circuito collegato al Pickit è molto opportuno spegnere la tensione di alimentazione, sia che arrivi dal tool sia fornita esternamente, per evitare danni ai componenti ed al Pickit stesso.

 


Problemi noti

  • PICkit 2 Constant "VDD Error"

    Questo errore indica in genere una richiesta di corrente eccessiva. Se l'errore scompare quando il carico non è collegato al PICkit 2, è evidente che il problema sta in esso, sia per un probabile corto circuito, sia per una corrente che supera il limite fornibile dal Pickit (oltre 25mA). 

    PICkit 2 prodotti prima del 2006 possono essere danneggiati se si cortocircuita l'uscita VDD con Vss o  cercando di assorbire correnti elevate. Questo non accade per le versioni successive. 
    Se si ottiene il messaggio "VDD error" con versioni software 1.20 e successive anche quando il PICkit 2 non è collegato ad alcun dispositivo, è probabile un guasto al tool. In versioni del software precedenti la 1.20, la situazione potrebbe essere vista come una bassa tensione VDD. Questa situazione fa sì che la programmazione per essere sicura, necessiti di un alimentatore esterno. 
    Il danno può essere risolto in molti casi sostituendo il diodo D4, che si trova vicino al pulsante. La sostituzione è consigliata con Zetex ZHCS1000TA, che è uno Schottky (SMD) ad alta corrente.

 

  • Problemi di programmazione

-  Troppo assorbimento di corrente dal PICkit: se il circuito utilizza più di circa 25mA, provate ad alimentare esternamente.
 - Troppa capacità su VDD. Se vi è sufficiente capacità per rallentare il tempo di salita della VDD fornita dal Pickit (oltre 500us), il circuito dovrebbe essere alimentato esternamente.

 

  • Sistemi a bassa tensione

 verificate, alimentando un sistema a tensione inferiore a 5V, che questo non includa sistemi di protezione di sovra tensione, ad esempio un circuito con zener da 3.3V di protezione, il quale cortocircuiterebbe la Vdd se alimentato a 5V.

  • Caratteristiche del port USB

Il collegamento tra i PICkit e il PC è un USB Mini-B. La specifica USB fornisce alimentazione a 5 V (4.75<V<5.25V cioè 5 V ± 5%). Il port deve poter fornire almeno 100mA. 
I PICkit  sono dispositivi a basso consumo, ma a cui va aggiunta l' eventuale corrente fornita al carico.
 Se il limite della porta USB è stabilito ad un basso vaolre di corrente è possibile che quasta venga interrotta dai meccanismi di limitazione nel PC. In questo caso occorre disporre di un port con maggiore capacità di corrente (tipicamente 250mA); dove non sia possibile occorre alimentare esternamente il carico. Per il limite standard di 100mA, dato che il PICKit  stesso può assorbire corrente pari a 75 mA, l'assorbimento di corrente per il circuito esterno dovrebbe essere limitata a 25mA.
In effetti il Pickit potrebbe erogare più corrente, ma non se ne deve fare conto, onde non esporsi a sovraccarichi che danneggerebbero i componenti interni.

 


Altre informazioni utili:

 


 

 

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Aggiornato il 27/07/14.