Conclusione
Come detto, abbiamo voluto presentare una linea guida per la
stesura di un template base, pronto per essere usato o modificato come meglio
si ritiene.
Gli esempi portati sono essenzialmente per Assembly di
microcontroller PIC, ma il concetto è portabile facilmente per qualsiasi
altro microcontroller, mentre programmatori di altri linguaggi, anche se
dovrebbero avere chiaro il problema, non possono negare il vantaggio che una
"forma ordinata" nella stesura dei sorgenti sia essenziale per la
comprensione di quanto scritto.
Nella sezione di download
saranno disponibili alcuni esempi di template per i microntroller usati per le
esercitazioni o per i progetti, peraltro facilmente adattabili ad altri
modelli di chip analoghi.
Nota finale:
I template presentati hanno, come detto, lo scopo di fornire
un supporto iniziale a chi scrive un programma, sopratutto per un processore
che non ha mai utilizzato.
Per questo motivo nei modelli proposti sono solitamente presenti molte
informazioni che hanno lo scopo di evitare il continuo ricorso ai fogli dati.
Inoltre i template raggruppano le varie sezioni del sorgente in una forma
ragionevolmente logica che cerca di evitare molti degli errori comuni,
sopratutto ai principianti, a scapito di una sensibile lunghezza del testo.
Tutto questo vuol dire che il template non deve essere
compilato pedissequamente, conservando la forma grafica, i blocchi logici e il
contenuto proposti senza alcuna variazione. Un agire in questo senso è un
fossilizzare la creatività di chi programma.
L' uso corretto del template è quello di sfruttarlo così come sta fino a che
non ci si accorge che è possibile fare meglio, in modo diverso o più
semplice.
Ad esempio, tutte le informazioni extra su CONFIG, registri, debug e altro,
potranno benissimo essere abolite. Così pure tutte le sezioni proposte e non
utilizzate, vanno conservate solamente se si presume che durante la scrittura
del programma ce ne sia bisogno; altrimenti non è di alcuna utilità
mantenerle nel sorgente. E altrettanto si può dire della forma grafica che
potrà assumere l' aspetto più gradito dal gusto personale, ma sempre
seguendo i concetti esposti finora.
Ovvero che:
-
la forma grafica non è mero ornamento, ma elemento di
separazione ed evidenziazione delle parti del programma
-
la suddivisone in sezioni logiche non è un vincolo, ma
una semplice necessità per la chiarezza del sorgente
-
i commenti, pur non dovendo essere ridondanti o non
necessari, sono un elemento indispensabile per la comprensione di quanto
scritto e per la rilettura e il debug
-
informazioni extra sono utili ad una rapida consultazione
e decisione, ma non posso sostituire la lettura del foglio dati e
diventano efficaci solo se si sono comprese le varie funzioni offerte
dall' hardware del microcontroller usato
|