Le resistenze termiche
Tornando allo schema visto prima, osserviamo che il calore, prodotto nella
giunzione, viene fatto passare all' aria ambiente attraverso una catena di
materiali:
giunzione -> package -> dissipatore di calore
-> ambiente
Possiamo caratterizzare le
resistenze termiche che si oppongono al passaggio del calore dalla giunzione
all' ambiente in quattro elementi tipici:
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- la resistenza termica tra la giunzione e il package
- la resistenza termica tra la giunzione e l' ambiente
- la resistenza termica tra il package e il sistema di
dissipazione del calore
- la resistenza termica tra il dissipatore e l' ambiente
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Rthjc
: resistenza termica tra la giunzione e il package
La resistenza termica tra la giunzione e il package, Rthjc
o Rθjc , è un dato relativo al componente.
Rappresenta la difficoltà che incontra il calore nel passare dalla giunzione
(o die) alla superficie del package (o case).
Il suo scopo è quello di indicare la resistenza da inserire nei calcoli per
determinare la caduta di "tensione" termica nel circuito di cui fa
parte un dissipatore come elemento finale di scambio con l' ambiente.
Questa resistenza dipende quindi da come è realizzato il semiconduttore e
quindi dal suo case, dal sistema produttivo, ecc. E' un parametro fisso,
citato dal foglio dati. In linea di massima, si può dire che il valore di Rθjc
è abbastanza costante per un certo tipo di package, indipendentemente dal
componente contenuto.
La tabella riporta alcuni valori tipici in relazione al package. Questi valori
sono puramente indicativi e possono variare al di fuori dei range indicati;
per avere parametri corretti per un dato componente, occorre consultare il
foglio dati del costruttore. Va altresì osservato che a parità di sigla, è
possibile che prodotti di costruttori diversi abbiano parametri leggermente
differenti.
Package |
Rθjc |
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TO-92 |
80 - 90 |
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TO-5 |
40 - 80 |
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TO-126 |
2.5 - 10 |
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TO-220 |
1 - 8 |
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TO-220 FP |
2.5 - 4.5 |
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TO-247 |
0.4 - 1.5 |
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TO-264 |
0.25 - 7 |
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TO-3 |
0.7 - 3 |
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SOT-227 |
0.18 - 0.6 |
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hockey puk,
dischi, moduli |
0.005 - 0.18 |
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Rthja:
resistenza termica tra la giunzione e l' ambiente
La resistenza termica tra la giunzione e l' ambiente, Rthja
o Rθja , è pure un dato relativo al componente.
Rappresenta la difficoltà che incontra il calore nel passare dalla giunzione
all' ambiente.
Il suo scopo è quello di indicare la resistenza da inserire nei calcoli per
determinare la caduta di "tensione" termica nel circuito in cui è
presente il solo package come elemento di scambio con l' ambiente. Questo dato
dipende, come il precedente, da come è realizzato il semiconduttore e quindi
dal suo case e, in particolare, dalla sua superficie. E' un parametro fisso,
citato dal foglio dati. Anche qui, in linea di massima, si può dire che il
valore di Rθja è abbastanza costante per un
certo tipo di package, indipendentemente dal componente contenuto.
Per la tabella seguente valgono le indicazioni date per quella precedente.
Package |
Rθja |
TO-92 |
200 |
TO-5 |
150-160 |
TO-126 |
80 - 100 |
TO-220 |
30 - 80 |
TO-220 FP |
55 - 80 |
TO-247 |
40 - 60 |
TO-264 |
40 - 60 |
TO-3 |
35 - 50 |
SOT-227 |
30 - 40 |
Rthch: resistenza termica tra il package e il dissipatore
La resistenza termica tra il package e il dissipatore, Rthch
o Rθch , è pure un dato relativo al componente.
Rappresenta la difficoltà che incontra il calore nel passare dalla superficie
del package a quella del dissipatore.
Il suo scopo è quello di indicare la resistenza da inserire nei calcoli per
determinare la caduta di "tensione" termica nel circuito di cui fa
parte un dissipatore come elemento finale di scambio con l' ambiente. Questo
dato dipende, come i precedenti, da come è realizzato il semiconduttore e
quindi dal suo case e, in particolare, dalla sua superficie di contatto con il
dissipatore. La resistenza di contatto è dipendente dal la superficie relativamente piccola dei punti di
contatto; un grosso package (es. SOT-227), avendo un' ampia superficie di
contatto, avrà una minore resistenza.
Ci sono tre possibili vie per ridurre la resistenza termica di contatto:
- aumentare la pressione del contatto
- ridurre la rugosità della superficie di accoppiamento
- introdurre un fluido con una conducibilità termica maggiore di quella
|
Bisogna fare attenzione al primo punto, in quanto un eccesso di
forza sulle viti o altro sistema di fissaggio del componente al
dissipatore può essere controproducente, in quanto rischia di
danneggiare o deformare il case, che, solitamente, è in parte
plastico o comunque realizzato in materiali non particolarmente
resistenti.
dell'aria. Proprio per evitare danni al package e per rendere più semplice il
fissaggio,la tendenza attuale è quella di escludere viti ed
utilizzare invece clicps a pressione. Nella foto, alcune soluzioni di Fischer
Elektronik per case TO-220/247 e simili. |
Migliorare le qualità di finitura superficiale del case è abbastanza
difficile, mentre è necessario che la superficie del dissipatore sia ben
rifinita, non verniciata.
La soluzione comune è l' uso di una pasta termica;
tuttavia, dato che il compound ha una conducibilità termica migliore
dell' aria, ma inferire a quella dei metalli è davvero importante usarne con
parsimonia; il suo scopo è solo quello di riempire vuoti d'aria molto piccoli
tra le due superfici.
Anche
qui, in linea di massima, si può dire che il valore di Rθch
è abbastanza costante per un certo tipo di package, indipendentemente dal
componente contenuto, ma è fortemente condizionato dalla presenza o meno di
un compound termo conduttivo e/o di
un supporto isolante elettrico, ovvero dipende fortemente dal materiale usato per
accoppiare termicamente la superficie di contatto del componente con quella
del dissipatore.
E' sorprendente la varietà dei materiali termici disponibili, dai fogli
metallici, come indio, piombo, stagno e argento a paste a base di silicio e
ossidi metallici (zinco, argento, rame) a composti ceramici o di carbonio.
Dato che a volte occorre isolare il componente dal dissipatore, la soluzione
classica è un sottile foglio di mica; questo materiale, però, ottimo
isolante anche a bassi spessori, sfortunatamente non è un buon conduttore
termico e peggiora l' accoppiamento. Che può essere migliorato utilizzando il
compound termico.
Per la scomodità di uso della mica più compound, sono stati elaborati pad termici che possono essere costituiti
da materiali sintetici tremoconduttivi, morbidi, dal tipico colore grigio o
rosa, la cui applicazione non richiede compound e quindi facilita il
montaggio, sopratutto nelle produzioni in serie.
Nella tabella sono forniti dati medi; per quanto riguarda gli
isolanti e i pad esiste una merceologia molto ampia, con caratteristiche assai
differenti tra loro: per avere i dati corretti del materiale utilizzato sarà
indispensabile consultare il relativo foglio dati.
Package |
a secco |
con compound |
con mica
|
con mica
+ compound |
con pad sintetici |
TO-126 |
1.5 - 2 |
- 0.2 / -1 |
+ 1 / +2 |
- 0.3 |
- 0.1 / + 0.8 |
TO-220 |
1.1 - 1.3 |
-0.2 / - 0.4 |
- 0.1 / + 0.3 |
TO-247 |
0.8 - 1.1 |
-0.6 / - 0.8 |
- 0.2 / + 0.2 |
TO-3 |
0.5 - 0.7 |
-0.2 / - 0.3 |
+ 0.6 / + 1 |
- 0.1 / + 0.8 |
Rthha: resistenza termica tra il dissipatore e l' ambiente
La resistenza termica tra il dissipatore e l' ambiente, Rthha
o Rθha , è un dato relativo al dissipatore che tiene conto della trasmissione di calore per convezione ed irraggiamento dal dissipatore all'ambiente circostante più freddo.
Rappresenta la difficoltà che incontra il calore nel passare dalla superficie
del dissipatore a quella dell'ambiente.
Il suo scopo è quello di indicare la resistenza da inserire nei calcoli per
determinare la caduta di "tensione" termica nel circuito di cui fa
parte un dissipatore come elemento finale di scambio con l' ambiente.
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Questo dato dipende da come è realizzato il dissipatore, dalla sua forma e
superficie, colore, materiale costruttivo, ecc. E' un parametro fisso
che si rileva dal foglio dati del dissipatore. Va osservato che questo valore
viene fornito dal costruttore per condizioni ottimali di utilizzo (differenza
tra temperatura dissipatore e ambiente, montaggio che favorisce il flusso
dell' aria, colore, finitura, stato della superficie, ecc.) e che viene alterato da condizioni di
montaggio sfavorevoli, povere e sporco depositato sulla sua superficie,
ecc.. Più piccola è la resistenza termica, e migliori sono le prestazioni
del dissipatore.
Esistono numerosissime forme costruttive, che i vari produttori realizzano per
cercare di fornire un supporto adeguato alle più varie applicazioni. |
Una
riduzione della resistenza termica del dissipatore si realizza con l' aumento
della sua superficie/dimensioni oppure con una
circolazione di aria forzata o l' uso di pompe di calore.
Come nel circuito elettrico, la serie delle resistenze termiche fa si che
nei vari elementi si circoscrivano diversi livelli di temperatura, decrescenti
a partire da quello più elevato, nella giunzione, per arrivare allo zero
della massa termica.
In relazione a questo concetto di "massa" termica, occorre
qualche chiarimento.
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