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I packages dei PIC

 


I packages

La parola inglese package indica il contenitore del chip vero e proprio, che si chiama die.

Questo è così piccolo che sarebbe impossibile maneggiarlo senza le opportune apparecchiature e quindi, in genere, viene inserito in un contenitore di resina sintetica che serve da protezione e da supporto per una serie di pin o contatti metallici che rendono disponibili all' esterno gli IO del die.

"Radiografia" termica (termografia) di un chip AMI Semiconductor (AMIS) usando il programma Flotherm.

E' evidenziato il die, al centro di un supporto da cui si diparte la struttura metallica dei pin.

Spaccato di un chip.

Il Die (il circuito integrato vero e proprio) è collegato con sottili fili di oro ai pin e immerso in uno stampo di resine epossidiche che fungono sia da supporto meccanico che da isolamento che da mezzo per il trasferimento del calore all' esterno.

Attualmente i processori PIC possono essere ordinati in diversi formati: DIP per il montaggio classico (foro passante) e QFN o SSOP o TQFP per il montaggio smd (Surface Mounting Device - dispositivi per il montaggio superficiale). 

Ecco qui le immagini dei vari packages, per un più facile riconoscimento (non in scala !).

 

PDIP 28 pin,  .300 mil
passo pin 2.54
analoga sagoma hanno i PDIP a 14/16/18/20 pin
SOIC 28
(7,5 mm / 300 mil)
passo pin 1,27 mm
18/28
pin
QFN 28

PDIP 40 pin,  .600 mil
passo pin 2.54
TQFP 44
(10x10x1mm)
passo pin 0,8 mm
QFN 44

PDIP 8 pin, .300 mil
passo pin 2.54

SOT 23 6 pin
(3,0 x 1,6 x 1,1 mm)
passo pin 0,95 mm

LQFP 80 pin

MSOP 8 pin
passo pin 1.27 mm

TSSOP 23 6 pin
(3,0 x 1,6 x 1,1 mm)
passo pin 0,95 mm

PLCC 44 pin

Package per montaggio a foro passante

  • PDIP  (plastic Dual In-line Package) è il classico integrato con molti pin, da saldare sul circuito, o meglio, da installare su uno zoccolo, in modo da poterlo sostituire con facilità.
    I pin, per i PIC, vanno da 8 a 40 (8, 14, 16, 18, 20, 28, 40).
    Il passo tra i pin è 1/10" = 2.54 mm. L' iterasse tra le due file di pin è .300mil per i packages detti skinny (magri), di cui fanno parte 8/14/26/20/28 pin. I packages con più pin hanno interasse .600 mil. Per i PIC questo riguarda i tipi da 40 pin, però essitono numerosi altri componenti con questo interasse in contenitori da 20/24/28/32/48 pin .
    Il materiale base è una plastica epossidica nera, ma sono realizzati DIP in altri materiali, ad esempio ceramiche, per usi professionali o militari.
     

Packages per montaggio superficiale

Attualmente costituiscono la maggior parte della produzione, dato che la tecnica di surface mount (montaggio superficiale) è diventata prevalente su quella classica con circuiti stampati forati.

  • SOIC (Small Outline IC) è un package SMD che occupa una superficie sul circuito stampato 50-60% minore di un DIP. Al genere SOIC appartengono numerose varianti, con pin da 8 a 28 pin . Il passo tra i pin è 1/20" = 1.27mm. L' interasse varia a seconda si tratti di tipi narrow, wide o micro.
     

  • MSOP (Micro Small Outline Package) è un package SMD del tipo SOIC, tipicamente a 8 pin.
    Il passo tra i pin è 1/20" = 1.27mm.

  • TSSOP (thin-shrink small outline package) è un package SMD della famiglia SOIC, solitamente tra 8 e 64 pin, particolarmente sottile. Il passo tra i pin può scendere a 0.635mm.
     

  • QFN (Quad Flat No leads package) è un package SMD quadrato, con i pin sui 4 lati, praticamente non visibili dall' esterno. 
    Il suo scopo è una elevata miniaturizzazione, con riduzione dello spazio occupato sul circuito stampato.
    Viene solitamente saldato ad aria calda in sistemi automatizzati. Ne esistono diverse variazioni, come UQFN.
     

  • TQFP (Tin Quad Flat Pack), altro smd di forma quadrata con molti pin (anche più di 300). Il passo tra i pin è 0.8mm.

  • LQFP (Low Profile Quad Flat Package), SMD con numerosi pin sui 4 lati. d Alla famiglia QFP (Quad Flat Package) appartengono numerosissime varianti, da 32 a oltre 30 pin, con passi tra 0.4 e 1mm.

  • SOT23 (Small Outline Transistor), SMD microscopico utilizzato per i PIC10F.
     

  • PLCC (Plastic Leaded Chip Carrier) ha forma rettangolare o quadrata, con i pin sui 4 lati, piegati in una caratteristica forma a "J", che ne permette sia la saldatura che l' inserzione su zoccolo. La spaziatura dei piedini è di 1,27 mm, il loro numero varia da 20 a 84. Per i PIC è stato per un certo tempo una alternativa al DIP a 40 pin, ma è ormai quasi abbandonato in favore degli altri packages SMD.


Per avere una idea delle dimensioni reali dei componenti, a lato una immagine in (circa) scala 1:1 riporta buna parte dei packages più usati per i microcontroller embedded.

Si va da microscopico SOT23-6 ai packages a 100 e più pin.

Un confronto è possibile con i "comuni" DIL (Dual In Line) plastici (DIP). E' immediato notare come i componenti smd occupano uno spazio molto minore, permettendo di realizzare densità di componenti molto elevate (anche con parti montate su entrambe le facce del circuito stampato).

Per contro, i componenti SMD possono essere trattati solo con apparecchiature particolari e, oltre una certa densità di pin, diventano lavorabili solo con sistemi automatici o con l' ausilio di microscopi, stazioni ad aria calda, ecc., tutte cose solitamente al di fuori delle possibilità del comune sperimentatore.


Esistono ovviamente zoccoli anche per i dispositivi SMD, ma si tratta di zoccoli previsti per test o programmazione, solitamente complessi e costosi.

 

Uno zoccolo ELNEC per inserire QFN. Un adattatore SOIC-DIL di ELNEC

Oggetti come questi sono reperibili da ELNEC , che ne ha un catalogo impressionante, di ottima qualità e a costi ragionevoli, non solo per PIC, ma per praticamente tutte le principali MCU, oltre a programmatori per chip e accessori vari.

Un' altra alternativa per l' uso dei chip SMD è quella di impiegare dei circuiti stampati di adattamento.

 

adattatore SOIC28-DIP28 .300 mil da Mikroelktronika

adattatore TQFP 64 pin Mikroelktronika

Adattatori multi chip da RS-Components 

Addattore PLCC-DIP da EPBOARD

Con questi circuiti stampati adattatori è possibile utilizzare chip SMD su  breadboard o schede di sviluppo. Ovviamente sono più pratici i chip nel classico DIP, ma se si hanno solo SMD, questa è la soluzione per poterli rimuovere senza problemi dallo zoccolo e sostituito con un altro per diverse esperienze.

Mentre, probabilmente, una realizzazione finale troverà vantaggio in dimensioni e costo se realizzata in SMD.

Dunque, una selezione del chip ideale per l' applicazione che vogliamo sviluppare va fatta considerando sia le caratteristiche del chip, sia la sua disponibilità di memoria e periferiche, sia le dimensioni del package.

 


La sigla del componente in relazione al package

Nella sigla dei PIC un gruppo letterale indica la versione del package.  La sigla è del tipo:

PICxxFxxxx- AAB-CC

nella quale il suffisso indica:

F Tecnologia costruttiva C    EPROM program memory (OTP dove non finestrato) 
    FLASH program memory, (electrically erasable) 
HV  FLASH + funzionamento a tensione >5V 
LF   FLASH + low voltage
AA Massima frequenza di clock
04 4 MHz
10 10 MHz
20 20 MHz
B Range di temperatura
I -40°C ... +85°C
E -40°C ... +125°C
CC Package P PDIP .600 mil, 40 pin
SP PDIP .300 mil, 8/14/18/20/28 pin
SO SOIC .300 mil, 18/28 pin
SL SOIC .150 mil, 14 pin
SN SOIC .150 mil, 8 pin
SS SSOP .208 mil, 20/28 pin
MS MSOP 8 pin
ST TSSOP 14 pin
PT TQFP 10x10/12x12, 44/64/80/100 pin
PF TQFP 14x14, 64/80/100 pin
PQ MQFP 10x10, 
MF DFN-S 8 pin
MF MLF    6x5/6x6, 8/28 pin
ML QFN   28/44 pin
MV UQFN  28/44 pin
L PLCC  44 pin

 


Note

Va tenuto presente che lo stesso componente si può acquistare:

  • in diversi packages
  • con diverse tensioni di funzionamento (standard, LF, HV)
  • con range di temperatura diverso (commerciale o esteso)

Nella scelta del modello, occorre non trascurare questi dati.

Per applicazioni sperimentali, istruzione e prototipi, i packages DIP sono sicuramente i più adeguati, per la facilità di essere maneggiati e la possibilità di essere inseriti su zoccolo. Si possono usare anche componenti SMD con gli adattatori adeguati, ma va considerato che Microchip rende disponibili i PIC SMD anche in DIP; quindi, solitamente non c'è ragione di implementare adattatori, che hanno un costo. 
Per contro, dove occorre una miniaturizzazione, l' impiego dei componenti SMD è d' obbligo, scegliendo tra i modelli con o senza pin in vista quelli più adeguati al sistema di assemblaggio disponibile.

Così, anche se i componenti fascia consumer sono adatti, per il costo inferiore, a numerose applicazioni, è da tenere presente che esistono anche gli stessi in range di temperatura esteso, da utilizzare dove l' ambiente applicativo è più critico.

Per quanto riguarda la tensione di funzionamento, i modelli LF possono operare a valori molto bassi (2V o meno), mentre i modelli HV integrano un regolatore shunt per poter essere alimentati a tensioni maggiori di 5V.

Data l' ampiezza della gamma dei chip disponibili, il modo più semplice per selezionare un PIC in base ai parametri indicati e alle caratteristiche richieste per quanto riguarda periferiche, memoria, ecc, è l' utilizzo del MAPS (Microchip Advanced Part Selector), accessibile con latri tools di ricerca parametrica da qui.
Si tratta di una pagina di ricerca parametrica che funziona su tutta la gamma Microchip. 
A partire dalla famiglia che si desidera, può essere molto utile per identificare il PIC più adeguato alla propria applicazione e può anche produrre un foglio di calcolo che è possibile scaricare per eseguire una ricerca personalizzata.


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Aggiornato il 09/04/13.