Tutorials - PIC 

 

PIC10F200/202/204/206 


PIC10F200/202/204/206 

Il primo sotto gruppo della famiglia 10F comprende 4 modelli, che si differenziano in due gruppi: 10F200/202 senza comparatore e 10F204/206 con comparatore. 

PIC Memoria Comparatori
Progam RAM
10F200 256 16 -
10F202 512 24 -
10F204 256 16 1
10F206 512 24 1

Vediamo come una differenza tra 10F200/204 e 10F202/206 è costituita dalla diversa quantità di memoria integrata. Ne risulta che un programma scritto per uno di essi sarà immediatamente utilizzabile per l' altro, sempre restando nei limiti delle disponibilità di memoria.

  1. Un sorgente scritto per 10F200 non avrà problemi a funzionare su 10F202, semplicemente cambiando il riferimento del processore; un sorgente scritto per 10F202 funzionerà su 10F200 se le sue richieste di memoria non superano quelle disponibili.
  2. I sorgenti scritti per 10F200/202 potranno funzionare su 10F204/206 semplicemente avendo cura di disabilitare il comparatore da programma. I sorgenti scritti per 10F204/206 potranno funzionare su 10F200/202 solo se non fanno uso del comparatore.

Tutti utilizzano un oscillatore interno, che evita la necessità di aggiungere componenti esterni. Oltre a questo, la mancanza di complicazioni dovuta al limitato numero di funzioni integrate e il costo molto basso ne fanno gli elementi ideali per chi vuole iniziare ad esercitarsi con i PIC. La presenza di una certa quantità di memoria fa si che si possano applicare anche compilatori C.

Si tratta di componenti di generazione recente, ma derivati da altri più datati, PIC12F508/509, che si caratterizzano perchè realizzati in packages molto piccoli, SOT23 o DFN, a soli 6 pin.

Possono essere un inizio per entrare nello spirito dei PIC ed afferrare i concetti fondamentali che poi potranno essere facilmente riportati nell' approccio ai modelli maggiori e più complessi.


Le caratteristiche principali

Si tratta di chip molto semplici; le particolarità significative dal punto di vista hardware sono:

  • oscillatore interno a 4 MHz, con possibilità di aggiustamento da programma. Non è previsto alcun componente esterno per l' oscillatore
  • pin di uscita dell' oscillatore interno FOSC/4 (definibile dal programma) 
  • MCLR disabilitabile e configurabile come ingresso digitale (scelta da effettuare nel CONFIG)
  • il classico TIMER0 a 8 bit con ingresso interno o esterno
  • rilevamento cambio di stato sui pin
  • WDT

Non c'è modulo BOR, nè PWRT (ma hanno un DRT).

Dal punto di vista del software:

  • memoria programma in una sola pagina
  • solo 10 SFR
  • SFR in un solo banco assieme alla RAM
  • stack a due livelli
  • 33 opcodes

Sono caratteristiche di questa famiglia alcune particolarità non presenti altrove nei PIC.

  1. i pin di I/O sono definiti GPIO (General Purpose I/O pin): occorre abituarsi all' assenza dei comuni PORTA, PORTB, RA, RD, ecc. degli altri PIC. Qui ci sono solo 3+1 I/O e quindi non si può parlare di vero proprio port.
    Oltre tutto, come solito, i pin sono multiplexati su diverse funzioni ed occorre valutarne bene, dato il numero ridottissimo, le assegnazioni.
     
  2. non esiste una gestione interrupt: data la bassissima quantità di periferiche integrate e la spartanità del tutto, i progettisti di Microchip hanno deciso che non era il caso di inseriere una gestione di interrupt: le periferiche che generano l' interrupt, qui generano un reset ed è discriminandone la causa che è possibili gestire i diversi eventi.
     
  3. il set di istruzioni a 33 opcodes non ne comprende alcuni di uso comune
    Ad esempio, manca un return; al suo posto va utilizzato un retlw 0. Fortunatamente in questo caso ci pensa un automatismo di MPASM ad operare la sostituzione, fornendo nel contempo un avviso e senza bloccare la compilazione.
    Per altri codici che venissero erroneamente usati, MPASM fornirà un errore con l' indicazione generica di label non definita.

 


 

 

Copyright © afg. Tutti i diritti riservati.
Aggiornato il 30/04/13.