Le funzioni disponibili
In relazione alla piedinatura appena vista, possiamo dire che, per il
package PDIP a 8 pin:
- due pin sono dedicati all' alimentazione
pin |
funzione |
2 |
Vdd - tensione di alimentazione positiva |
7 |
Vss - tensione di alimentazione negativa |
La tensione di alimentazione può variare tra 2 e 5V, in corrente
continua. Quindi sono adatte batterie, accumulatori, alimentatori stabilizzati
e anche il 5V prelevabile da una presa USB.
Come precedentemente fatto osservare, NON si deve invertire,
neppure per breve tempo, la polarità dell' alimentazione, pena la
distruzione del componente. |
- i pin 1 e 6 non sono usati e non vanno collegati. Questa situazione
deriva dal fatto che questi PIC sono previsti per essere inseriti in un
contenitore a 6 pin. Il trasferimento in uno a 8 pin fa si che due restino
inutilizzati.
- i rimanenti 4 pin sono utilizzabili per diverse funzioni:
pin |
nome |
funzione |
note |
5 |
GP0 |
I/O digitale |
programmabile come ingresso o uscita |
ICSPDAT |
linea dati per la programmazione |
utilizzato nella programmazione ICSP |
4 |
GP1 |
I/O digitale |
programmabile come ingresso o uscita |
ICSPCLK |
linea clock per la programmazione |
utilizzato nella programmazione ICSP |
3 |
GP2 |
I/O digitale |
programmabile come ingresso o uscita |
T0CKI |
Ingresso di conteggio del timer |
Segnale esterno per il TIMER0 |
8 |
GP3 |
I/O digitale |
utilizzabile solo come ingresso digitale |
MCLR |
Master Clear |
utilizzabile come ingresso per il reset esterno |
Vpp |
Tensione di programmazione |
utilizzato nella programmazione ICSP |
Se ogni pin ha la possibilità di servire diverse
funzioni, queste funzioni NON possono essere svolte
contemporaneamente.
Quindi occorre
che l' utilizzatore decida quale vuole impiegare per la sua applicazione ed
agisca di conseguenza attraverso dei registri di programmazione.
Fa eccezione la funzione di ICSP (In Circuit Serial Programming),
ovvero la modalità di programmazione in-circuit con cui si scrive nella memoria
programma. Questa funzione non richiede alcuna azione da parte dell'
utilizzatore, ma viene attivata automaticamente all' applicazione della
tensione Vpp. Essa ha lo scopo di programmare il chip, anche se questo si
trova sullo stampato di impiego. Questo è possibile con una connessione ICSP
che troveremo aggiunta in ogni circuito sulle demo board o andremo ad
aggiungere sulla bredboard.
Maggiori informazioni su ICSP
le trovate qui.
Una nota ulteriore: i nomi dei pin sono acronimi delle loro funzioni e sono
anche le label con cui è possibile indicarli in un programma. I compilatori
provvederanno a linkare le label con i valori assoluti e creare l' oggetto
eseguibile.
Nel PIC10F200/6
i pin di I/O sono definiti GPIO
(General Purpose I/O pin),
diversamente dagli altri PIC, che definiscono "port" (PORTA, PORTB, RA, RD, ecc.)
gli I/O, raccolti tipicamente in gruppi da 8. Qui ci sono solo
6 pin disponibili e
si può parlare solo di un port parziale, per cui il costruttore ha preferito denominarli
GP0, GP1, GP2, GP3 come d'altra
parte avviene in tutti piccoli PIC Baseline.
Ad esempio, nel sorgente, per indicare il pin 3 si utilizzerà la label GP2.
Vediamo nel dettaglio le varie funzioni.
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