LED controller con MT3608
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Abbiamo provato un modulo cinese step-up con l'integrato
MT3608.
Al di là dell'impiego tipico, possiamo adattarlo come LED controller a cui
sarà possibile collegare LED in serie o serie/parallelo, compresi più LED da 1
o 3W.
Si tratta di modificare il modulo, togliendo qualche parte inutile ed
aggiungendo quanto serve all'applicazione.
Confrontiamo lo schema originale con la modifica:
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Il LED o i LED sono collegati al negativo in serie ad una resistenza
R2-R3 che
determina una caduta di tensione in funzione della corrente che scorre.
La tensione va ad un partitore formato da R1 e R4 di uguale valore
(5k) che divide la tensione in modo variabile fino a metà.
Questa tensione viene poi inviata al pin FB attraverso la R5 di
protezione (10k).
Aggiungiamo anche il C3 (10nF) che ha lo
scopo di ridurre il ripple. Con R5 costituisce una rete RC che rallenta
la risposta del feedback, ma qui ha importanza relativa, dato che il
carico è costante. |
Con il partitore formato da R1 e R4 possiamo ottenere una
regolazione della corrente nei LED, determinata dalla resistenza in serie, che
può essere variata in funzione della corrente che si vuole ottenere:
R2-3 |
Regolazione |
Applicazione tipica |
R1 min |
R1 max |
30 |
20mA |
40mA |
LED comuni da 20-30mA |
12 |
50mA |
100mA |
LED in serie/parallelo fino a 100mA |
6 |
100mA |
200mA |
LED in serie/parallelo fino a 200mA |
3 |
200mA |
400mA |
LED da 1W - 350mA |
1.5 |
400mA |
800mA |
LED da 5W - 700mA |
R1 min indica tutto il cursore verso la R4, mentre R1 max
indica tutto il cursore verso i LED.
Se non serve una regolazione, si potrà escludere il partitore, calcolando il
valore della resistenza serie per avere la caduta di tensione necessaria:
Rserie = 0.6V / Iled
La resistenza serie potrà essere formata da uno o più elementi in parallelo per
aggiustare il valore o la potenza richiesti. Sullo stampato si poso installare fino a 3 elementi 1206 o 1210 che possono
coprire tutte le esigenze.
La potenza, indicativamente, sarà:
Corrente |
Potenza |
50mA |
0,03W per 12ohm |
300mA |
0.27W per 3ohm |
700mA |
0,74W per 1.5ohm |
Per operare la modifica possiamo inserire i componenti necessari
esternamente, ma, meglio, possiamo aggiungere un sub-modulo, che rende l'insieme
robusto e pratico da usare.
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Per operare la modifica, per prima cosa dobbiamo eliminare il trimmer multigiri e la R2 e spostare
C2, come si vede dalla foto.
Si determina uno spazio sufficiente ad inserire il sub-modulo.
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Questo è realizzato su uno stampato a basso spessore (0.5mm) e porta
tutti i componenti necessari.
Lo stampato è progettato per inserirsi direttamente sul modulo nei
punti indicati in rosso con
tre brevi spezzoni. Un foro corrisponde al pin Vout- del modulo e collega le
resistenze serie; un altro corrisponde al cursore del
potenziometro multigiri che è stato rimosso.
Si collegheranno la massa (rettangolo rosso), il pin Vout- (cerchio
rosso a sinistra) e il feedback (cerchio rosso al centro). |
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La foto mostra il sub-modulo installato: i cerchi e il rettangolo
rossi indicano i punti di connessione. Il rettangolo indica la
connessione a massa utilizzando la piazzola del C2 che è stato rimosso;
i due cerchi sono spezzoni di filo che uniscono gli stampati.
Il circuito è stato previsto per la disposizione più comune delle
piste sul modulo; se sul vostro è differente, come può capitare,
modificate di conseguenza lo stampato. |
I LED saranno collegati al pin Vout+ del modulo originale e al sub-modulo
(filo azzurro nella foto sopra). L'alimentazione andrà applicata ai pin Vin+ e
Vin-.
Il risultato è un insieme compatto, senza parti volanti, che non supera le
dimensioni del modulo originale ed è facilmente utilizzabile.
Il circuito stampato:
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C'è lo spazio per installare uno zener da 2.7V in parallelo a C3 che
ha lo scopo di proteggere il pin FB da una eventuale sovra tensione
dovuta a manovre errate durante i test. Se pensate di fare qualche
manovra "strana" è meglio metterlo.
Non è indispensabile nella versione finale se il tutto è stabile e
non c'è possibilità di cortocircuiti o contatti accidentali. |
Le resistenze serie (R2-3) potranno essere una, due o tre a seconda della
disponibilità. Quello che importa è il valore complessivo e la potenza minima
richiesta.
R1 è un trimmer SMD tipo Vishay TS53YL
o simile. Il suo valore e quello di R4 dipendono dal range di variazione della
corrente voluto. Qui sono entrambi da 5K (variazione 1:2).
La R5, non critica, qui è da 10k, formato 0805.
L'aggiunta del C3 ha lo scopo di limitare al massimo il ripple sui LED
per minimizzare il disturbo EMF indotto dai fili di collegamento tra il
controller e i LED stessi. Si tratta di un 0805 o 1206 multistrato ceramico da
10nF. Se occorre, si potrà
aumentare, sempre tenendo presente che un valore maggiore rallenta la risposta
del regolatore ai transienti.
E' un boost!
Va tenuto ben presente che il
circuito è un boost, quindi la tensione in uscita dovrà essere maggiore di
quella di ingresso.
Quindi, ad esempio:
Vin |
Vout |
esempio LED |
5V |
>5V |
2 LED da 3V in serie, 3 LED da 2V in serie |
12V |
>12V |
7 LED da 2V in serie, 5 LED da 3V in serie |
15V |
>15V |
6 LED da 3V in serie |
Si potranno collegare gruppi di LED in serie e in parallelo a seconda delle
necessità. E' opportuno non superare le condizioni limite di uso del modulo,
descritte nel test relativo.
Altri limiti pratici potranno essere: corrente massima 700mA (LED 3W) e
differenza tra Vin e Vout tale da non far assorbire al modulo correnti oltre
1.5A. Inoltre, nonostante sia possibile ottenere tensioni in uscita elevate, è
opportuno mantenere la massima tensione richiesta dalla serie dei LED al di
sotto dei 40V che sono il limite di lavoro dei componenti del modulo.
Alcuni esempi di impiego:
Tre LED da 1W in serie. Corrente nei LED = 350mA. Tensione tipica per
LED = 3.15V
Tensione
ingresso |
Corrente
ingresso |
Rendimento |
5V |
805mA |
82% |
6V |
662mA |
83% |
7.5V |
526mA |
84% |
Cinque LED da 1W in serie:
Tensione
ingresso |
Corrente
ingresso |
Rendimento |
5V |
1270mA |
86% |
9V |
706mA |
86% |
12V |
525mA |
87% |
Nelle condizioni sopra indicate l'integrato scalda in modo non pericoloso.
Note. Per un corretto
funzionamento occorre che la sorgente di alimentazione abbia una bassa
impedenza e sia in grado di erogare la corrente richiesta senza una
sensibile caduta di tensione. Questo modulo presenta un comportamento anomalo se
la sorgente di alimentazione non è in grado di fornire lo spunto iniziale.
Se verificate che la regolazione con R1 non ha effetto e i LED sono
sempre a piena luminosità, a parte errori di cablaggio, la causa è la sorgente
di alimentazione (alimentatore inadeguato, batteria scarica); può essere molto
utile aggiungere un elettrolitico direttamente in parallelo ai pin VIN+ e
VIN-, sopratutto se i cavi di connessione sono lunghi più di qualche decina
di centimetri. Anche un tentativo di funzionamento in modo buck, con la
tensione necessaria in uscita per mantenere la corrente voluta nei LED MINORE
di quella di alimentazione, darà risultati negativi. Altrettanto negativi
saranno i tentativi di utilizzare il modulo al di sopra delle sue possibilità
operative. Se usate diversi LED da 3W, verificate che la temperatura del MT3608 e del diodo D1 sia tale
da non rischiarne la distruzione.
Un altra situazione pericolosa è quella in cui la catena dei LED si
interrompe. Questo solitamente succede durante le sperimentazioni se si fa uso
di fili volanti malamente connessi (che è una situazione da evitare in
qualsiasi caso...).
In quello presente, dato che il pin FB resta circa a livello della massa, il
convertitore aumenta la tensione di uscita al massimo possibile: il risultato è
di avere in uscita tensioni anche largamente oltre i 50V, con l'immediata auto distruzione
dell'integrato.
Potete parare la cosa con l'aggiunta di uno zener che tagli al di sotto dei 40V
(ad esempio 30-36V), ma l'ideale
è non creare la situazioni di rischio.
Se intendete sperimentare attorno all'integrato MT3608, dato che è facile
distruggerlo con una manovra errata, è opportuno ordinarne una decina in Cina,
perchè non è per nulla facilmente reperibile dai distributori occidentali.
Con Aliexpress il costo è veramente basso.
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