Progetti - Elettronica

 

Un carico elettronico


Pur avendo ben chiaro che la corrente esatta viene letta sulla manopola del potenziometro, uno strumento è stato aggiunto, non tanto per fare figura, quanto per confermare che la corrente scorra effettivamente nella quantità voluta, dipendendo non tanto dal carico, quanto dallo stato dell' alimentatore sotto test.

Questo è il frontale di una versione più vecchia, con uno strumento a indice, in una versione da 30A.

Questa soluzione consente di non aver bisogno di una alimentazione per la strumentazione, cosa invece necessaria usando strumenti digitali.
Infatti non è possibile derivarne l' alimentazione dal carico dato che la tensione in prova può scendere al di sotto dei 5V, tensione minima di funzionamento di questi display.

L' amperometro in foto si è rivelato migliore del previsto, ma attualmente è diventato abbastanza difficile trovare strumenti analogici di buona qualità e quando si possono avere, hanno un costo molto alto.

Pertanto una delle ultime versioni è stata dotata di un indicatore LCD, dato che questo genere di strumenti ha ormai sostituito a pieno quelli analogici, diventando facilmente reperibili e a basso costo, oltre che di lettura più facile e precisa dello strumento analogico.

Il problema è che questi strumenti necessitano di una alimentazione, in questo caso 9V, per cui è stato necessario aggiungere una batteria, che visibile in una delle foto precedenti.

Batteria e non alimentatore da rete sempre per la necessità di non avere il carico connesso alla rete.

Da osservare che la batteria alimenta il solo strumento e quindi il carico funziona anche se questa è assente o scarica.

Avendo a disposizione un commutatore, si ottiene la possibilità non solo di spegnere lo strumento, in modo da non esaurire inutilmente la batteria e nello stesso tempo leggere si tensione che corrente.

Va osservato che la tensione letta è quella ai capi del carico e non dell' alimentatore sotto test, tensioni che possono essere diverse per alcune decine di millivolt a seconda della resistenza dei cavi di connessione tra i due apparecchi. Qui si dovrà utilizzare un cavo adeguato alla corrente voluta; 

Non riportiamo le connessioni dello strumento perchè dipendono da quello che avrete scelto e sono del tutto convenzionali.

La corrente è misurata come caduta di tensione sulla resistenza R1; qui 200mV, che sono la portata tipica di questi strumenti, corrispondono a 20A, per cui si potrà impostare la virgola dello strumento su 00.00.

La tensione è misurata sul morsetto positivo del pannello frontale. Un partitore riduce la tensione alla portata dello strumento.

Un commutatore 4 vie 3 posizioni commuta la batteria di alimentazione, la sorgente di misura e il punto decimale.

Entrambe le misure hanno la massa in comune e questo permette l' uso di un singolo strumento commutato, con una sola fonte di alimentazione.

Il contenitore è completato con una copertura di protezione in alluminio forato che consente una buona circolazione dell'aria.

Ovviamente questa è una possibile realizzazione. Data la semplicità del circuito è possibile sbizzarrirsi in ogni direzione, sempre considerando come primaria la necessità di dissipare il calore prodotto.

Il carico può essere utilizzato da solo oppure in serie o parallelo con anche con resistenze esterne. 
Queste combinazioni permettono di ottenere correnti elevate di cui una parte fissa determinata dalle resistenze ed una variabile data dal carico attivo.

Oppure arrangiato in un array di più elementi in un solo contenitore, utile per i test degli alimentatori PC.

Per capire l' essenzialità del circuito, ecco una versione open & lite da 40W, costituita dal solo blocco di potenza e dal controller: per il funzionamento non serve altro che collegarlo all' alimentatore in prova!



 

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Aggiornato il 31/10/15.