Uso della tensione di alimentazione come Vref
E' comune utilizzare per la stabilizzazione della tensione del
microcontroller i comuni integrati genere 7805, LM317 e simili. Questa soluzione
è economica e semplice, impiegando un numero minimo di componenti.
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Questi regolatori lineari, disponibili sul mercato da lungo tempo,
sono diventati molto popolari a causa dell' estrema semplicità del loro
uso: sono indispensabili solo due
condensatori all' ingresso e all' uscita del regolatore, per la sua
stabilità e per minimizzare il rumore. Inoltre i package a 3 pin, tipo
transistor, ne rendo assai semplice il montaggio e anche il collegamento
a dispositivi per dissipare il calore prodotto Questa soluzione è molto comune e
ben collaudata ed è ideale per l' alimentazione di molti circuiti a
tensione fissa.
Inoltre esistono versioni regolabili (LM317) o è possibile regolare l'
uscita dei 78xx con l' aggiunta di poche parti. |
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Una alimentazione da rete comprenderà:
- un trasformatore di separazione
- un ponte raddrizzatore
- un condensatore elettrolitico di filtraggio
a cui farà seguito il circuito visto sopra.
Da notare che si tratta di regolatori lineari, ovvero che agiscono
con un elemento in serie, la cui variazione di resistenza varia la
tensione in uscita. Quindi, la stabilizzazione è basata su una
dissipazione di energia in calore, per effetto Joule sulla caduta di
tensione dell' elemento serie. |
Nonostante gli indubbi vantaggi di semplicità e costo, i limiti di questa applicazione, utilizzata come riferimento per il modulo
ADC, consistono nel fatto che:
- la stabilità difficilmente è migliore di 20 mV in relazione alle variazioni della tensione di alimentazione o alle
fluttuazioni del carico.
- la tensione generata ha una bassa precisione rispetto al valore nominale
(4%)
- è presente una variazione in funzione della temperatura, sia
dell' ambiente, sia dello stesso regolatore, che è soggetto a riscaldamento dovuto alla
dissipazione di potenza sulla caduta di tensione interna, dato che questi
componenti richiedono una differenza di tensione tra ingresso e uscita
maggiore di 2V, il che, per una corrente di 500 mA produce una dissipazione
di 1W e richiede un discreto dissipatore.
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A questo si aggiunge il ripple dovuto al filtraggio, il rumore prodotto dallo
stesso regolatore e, sopratutto, dalle correnti
impulsive tipiche di un sistema digitale.
Ne deriva che circuiti del genere sono una ottima soluzione per l' alimentazione
del microcontroller e delle sue periferiche, ma, usati come tensione di riferimento, difficilmente permette una risoluzione
migliore di 6-7 bit. Il che significa che questa sarà la massima risoluzione sensatamente ottenibile
da anche se quella propria del modulo ADC è 12 bit.
La diffusione dei vari 78xx e LM317 ha "addormentato" gli
utilizzatori, che spesso non sono al corrente di quale è lo stato dell' arte
nel campo dei dispositivi lineari di alimentazione.
Infatti può essere più interessante la situazione in cui come regolatore si
utilizza uno dei moderni LDO che spesso hanno caratteristiche decisamente migliori dei tre terminali
di progettazione più anziana.
Ecco una tabella comparativa:
Regolatore |
tolleranza |
regolazione
linea
max |
regolazione
carico
max |
drift con la
temperatura |
7805 |
4 % |
100 mV |
100 mV |
-0.8 mV/°C |
LM2951 |
0.5 % |
0.4 % |
0.3 % |
50-150 ppm/°C |
MIC2954-02WT |
0.5% |
0.1% |
0.2% |
20-150 ppm/°C |
MIC29150-5.0WT |
1% |
0.5% |
1% |
20-150 ppm/°C |
L' application tipica è analoga a quella di tutti i tre terminali lineari,
ma le prestazioni sono decisamente superiori, compresa la necessità di una
caduta di tensione sul regolatore minimale (anche 200 mV) che riduce la tensione
primaria e la dissipazione di calore.
In aggiunta, questi dispositivi sono disponibili in varie versioni, per tensioni
fisse o regolabili e/o con funzioni addizionali, come shutdown, flag di errore,
sense.
Per apparecchi alimentati a batteria, anche se problemi di disturbi e
ripple di rete sono assenti, la variazione della batteria da completamente
carica a scarica è sensibile e va considerata.
Oltre al fatto che apparecchi
portatili saranno soggetti probabilmente a variazioni di temperatura superiori a
quelli applicati ad apparecchi fissi. Qui l' applicazione degli LDO è
particolarmente favorevole, non richiedendo una elevata differenza di tensione
ai capi del regolatore.
Regolatori con una stabilità di meno di 150 ppm ed una precisione dello
0.5%, in un circuito ben implementato, possono fornire un valido riferimento per
ADC da 8 o 10 bit. Regolatori con meno di 50 ppm sono adatti anche a sistemi con
ADC a 12 bit.
Per avere una idea più precisa, se consideriamo la stabilità del riferimento
di tensione uguale o minore della metà del valore di 1 bit della conversione,
abbiamo:
risoluzione di uno step = Vref / risoluzione
valore di uno step in % = (valore step / Vref) * 100
minima stabilita del riferimento <= risoluzione di uno step
/ 2
Per una Vref di 5 V:
Risoluzione dell' ADC |
6 Bit |
8 Bit |
10 Bit |
12 bit |
Valore di uno step |
78 mV |
19.5 mV |
4.88 mV |
1.22 mV |
Valore di uno step in percentuale sul fondo scala (circa) |
1.6 % |
0.4 % |
0.1 % |
0.025 % |
Minima stabità in mV del riferimento |
40 mV |
10 mV |
2,5 mV |
0,25 mV |
Stabilità richiesta in % |
0,8 % |
0,2 % |
0,05 % |
0,005 % |
Stabilità richiesta in ppm |
8000 ppm |
2000 ppm |
500 ppm |
50 ppm |
Quindi, considerando una conversioni a 10 bit, la stabilità del riferimento
dovrà essere migliore di 500 ppm e per 12 bit migliore di 50 ppm.
E' inteso che la qualità dell' alimentazione, anche facendo uso di
componenti ad alte prestazioni, non dipende solo dal componente stesso, ma da
come esso è inserito nel progetto generale. Ovvero è inutile introdurre
stabilizzatori da 50 ppm quando il filtraggio della tensione primaria è
insufficiente o il circuito è afflitto da tensioni indotte a causa di una
realizzazione scadente o di un isolamento insufficiente.
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In ogni caso sarà necessario che ai pin di alimentazione del
microcontroller sia posto almeno un
condensatore multistrato da 100 nF in parallelo ad un 10 uF, multistrato o
tantalio, per ridurre quanto possibile l' impedenza dell' alimentazione e i
fenomeni di ripple, che le piste di alimentazione siano adeguate e che il rumore
indotto da circuiti esterni sia minimizzato.
Inoltre è sempre indispensabile collegare alla Vdd e alla Vss TUTTI
i pin del package con queste funzioni. Ad esempio, per i package DIL a
28 pin ci saranno 2 pin di Vss e uno di Vdd e in quelli a 40 pin
saranno 2 e 2: tutti vanno collegati alle rispettive linee di
alimentazione con piste quanto possibile brevi e sufficientemente
larghe per la corrente prevista in assorbimento. |
Se però si desidera la massima precisione e/o stabilità della misura
occorre considerare una Vref diversa dalla tensione di alimentazione.
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