Circuiterie per il clock
Il clock generato dal circuito RC interno non richiede alcun componente
esterno. Questo consente di avere liberi il massimo numero di pin.
Come abbiamo detto, questo clock è aggiustabile in frequenza ed è
sufficientemente preciso per una vasta parte di applicazioni.
Se però è richiesto un diverso tipo di oscillatore, occorre agire con l'
aggiunta dei componenti necessari.
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Una prima opzione è quella del classico oscillatore a cristallo,
con due condensatori C1-C2) ed una eventuale resistenza serie (Rs).
Questa scelta avviene selezionando l' oscillatore esterno con
_OSC_LP o _OSC_XT.
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Da osservare nello schema che lo stato di sleep agisce sull' oscillatore
esterno, bloccandolo, per ridurre al massimo il consumo di corrente. Al
wake-up sarà necessario considerare il breve tempo che l' oscillatore impiega
a portarsi a regime.
I valori tipici dei componenti sono questi:
Modo |
Frequenza |
C1-C2 |
Rs |
Note |
LP |
32 kHz |
15-30 pF |
100-330 k |
Una Rs è necessaria per evitare un sovra pilotaggio del
quarzo |
XT |
200 kHz
1 MHz
4 MHz |
47-68 pF
15 pF
15 pF |
- |
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HS |
20 MHz |
15-47 pF |
- |
solo 16F505 |
I valori precisi dei componenti dipenderanno dal cristallo utilizzato. Un
ritocco fine della frequenza può essere ottenuto rendendo variabile C1.
La resistenza interna Rf è valutabile attorno a 10 M; in rari casi può
rendersi necessario applicare una resistenza esterna (1-3 M).
Ovviamente è possibile utilizzare anche risonatori ceramici a tre pin.
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Con le stesse selezioni, una ulteriore possibilità riguarda l'
utilizzo di un generatore di clock esterno o un clock già disponibile
sul circuito. L' ingresso sarà dato dal pin OSC1.
l livello di tensione del clock esterno sarà adeguato alla Vdd e il
segnale dovrà avere le caratteristiche indicate sul foglio dati. |
Una ulteriore opzione riguarda la possibilità di far oscillare una rete RC
esterna.
Per la temporizzazione di applicazioni poco sensibili al tempo e dove
necessita una frequenza di valore diverso dall' oscillatore interno, un RC offre
risparmio sui costi.
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La frequenza ottenuta è una funzione della tensione di alimentazione,
di REXT e CEXT e della temperatura. Inoltre, la frequenza potrà
variare da unità a unità in dipendenza della normale variazione dei
parametri del processore.
L'utente deve tenere conto dovuto della tolleranza e della stabilità
dei componenti esterni. Valori tipici sono 3k<REXT<100k, mentre
è sconsigliabile salire con il valore oltre il megaohm, causa l'
aumento della sensibilità ai disturbi. |
Per quanto riguarda la capacità, è da osservare che l' oscillatore
genererà una frequenza anche se manca CEXT, dato che bastano le capacità
parassite; viene consigliato, però, di inserire un valore noto, almeno 20pF
per evitare variazioni dovute a disturbi o all' umidità sul circuito
stampato.
La scelta di un oscillatore esterno rispetto a quello interno ha senso
quando occorre una precisione del clock del genere di quella che offrono i
cristalli. In questo senso, un oscillatore RC, di per se probabilmente meno
preciso di quello integrato, avrebbe senso solo nel caso si debba generare una
frequenza non compresa nei quarzi disponibili.
L' oscillatore interno ha, comunque, una precisione più che adeguata per gran
parte delle applicazioni. Se calibrato correttamente, è adatto anche gestire
per trasmissioni asincrone.
Una panoramica generale dei circuiti del clock
nei PIC la trovate qui.
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