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PIC16F526


Le istruzioni

Per quanto riguarda il set di istruzioni (opcodes) proprie dei processori Baseline, potete fare riferimento a questa pagina.

Possiamo osservare che il set di istruzioni a 33 opcodes non ne comprende alcuni di uso comune. 
Ad esempio, manca
il classico return; al suo posto va utilizzato un retlw 0. Fortunatamente in questo caso ci pensa un automatismo di MPASM a sostituire eventuali return del sorgente, fornendo nel contempo un avviso e senza bloccare la compilazione.
Per altri codici che venissero erroneamente usati, MPASM fornirà un errore con l' indicazione generica di label non definita.

Alternative

Altri PIC della stessa famiglia Baseline (e non) potranno essere usati in modo analogo a questi presentati, avendo cura di modificare quanto necessario nei sorgenti per adattarli al diverso ambiente. Si tratterà spesso di piccoli particolari, dato che la portabilità del codice da un processore all' altro, sopratutto per quanto riguarda i linguaggi ad alto livello, è abbastanza semplice.

Quello che va considerato durante questa operazione è il fatto che ogni processore può avere caratteristiche proprie; ad esempio, al posto di 16F526 si può usare uno qualsiasi degli altri Baseline per quanto riguarda I/O e timer, ma 16F526 dispone di ADC e di doppio comparatore.


Quanto detto in queste pagine è relativo alla forma molto semplificata in cui appaiono registri, I/O, pagine, banchi, PC/PCL, indirizzamento indiretto nei Baseline, ma è applicabile a tutti i PIC a 8 bit.
 
Nei Midrange  questi elementi si ritroveranno in modo più complesso, ma del tutto analogo per quanto riguarda la filosofia di base. Nei PIC18 si riscontreranno anche modifiche strutturali intese a semplificare il lavoro del programmatore (e dei compilatori), come ad esempio la memoria programma non paginata, l' accesso ai banchi semplificato, i meccanismi di accesso alle tabelle.

 

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Aggiornato il 18/10/13.