Sono stati acquistati dei campioni di LED bianchi da 1W e
3W su
Amazon, per la
rapidità della spedizione.
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I LED sono venduti a blocchi di 10, già installati sul classico
dissipatore a stella.
Sono collegati tra di loro dal supporto di alluminio del dissipatore. Si
separano facilmente piegando lungo i punti di giunzione pre incisi.
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I LED da 1W sono identificati come 018461 con queste caratteristiche:
1W, 125 lm, 6500 kelvin
I LED da 3W sono identificati come 018997 con queste caratteristiche:
3W, 240 lm, 3500 kelvin
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Come praticamente ogni cosa in arrivo dalla Cina, manca qualsiasi indicazione
tecnica seria. Però, cercando in rete, è possibile averne da alcuni siti dei
produttori. La tabella seguente raccoglie i dati tipici di diversi
modelli di LED da 1 e 3W.
Potenza |
Colore |
Temp. Colore |
Tensione |
Corrente |
Flusso
luminoso |
1W |
bianco |
6000-6500k |
3.2-3.4V |
300mA |
110-120lm |
bianco caldo |
3000k |
3.2-3.4V |
300mA |
110-120lm |
bianco freddo |
10000k |
3.2-3.4V |
300-350mA |
110-120lm |
UV |
395-400nm |
3.4-3.6V |
350-700mA |
10-15lm |
spettro pieno |
380-640nm |
3.2-3.4V |
300mA |
100-110lm |
RGB |
R: 620-625nm
G: 520-525nm
B: 460-470nm |
R: 2-2.2V
G: 3-3.4V
B: 3-3.4V |
350mA |
110-120lm |
3W |
bianco |
6000-6500k |
3.2-3.4V |
700mA |
260-280lm |
bianco caldo |
3000k |
3.2-3.4V |
700mA |
260-280lm |
bianco freddo |
10000k |
3.2-3.4V |
700mA |
260-280lm |
UV |
395-400nm |
3.4-3.6V |
700mA |
10-15lm |
spettro pieno |
380-640nm |
3.2-3.4V |
700mA |
180-200lm |
RGB |
R: 620-625nm
G: 520-525nm
B: 460-470nm |
R: 2-2.2V
G: 3-3.4V
B: 3-3.4V |
500-700mA |
260-280lm |
Possiamo pertanto verificare i LED a 300mA e 350mA per quelli da 1W e a 700mA
e 350mA per
quelli da 3W. Sono stati rilevati questi valori medi:
Potenza |
1W |
3W |
@ 300mA |
@ 350mA |
@ 350mA |
@ 700mA |
Tensione |
3.14V |
3.19V |
3.21V |
3.8V |
W = V * I |
0.942 |
1.12 |
1.12 |
2.66 |
I LED si possono utilizzare per ottenere una buona illuminazione o retro
illuminazione anche a correnti molto minori e sono adatti ad una regolazione PWM;
il LED da 3W è stato provato con la corrente tipica di quello da 1W ed ha
esibito una potenza assorbita simile.
Questi LED diventano luminosi anche per correnti minime; ad esempi, usando la
posizione DIODO di un multimetro, il LED si accende, anche se molto debolmente.
Correnti pari alla metà di quella nominale danno già delle buone rese
luminose.
In particolare, la potenza calcolata come prodotto della tensione di
conduzione per la correte circolante NON è indicativa del flusso luminoso
generato. Sicuramente esiste una proporzionalità diretta tra potenza e flusso
luminoso: da un LED che impegna 1W ci si aspetterà meno luminosità che da uno
che impegna 3W, ma altro non si può dire. In pratica il flusso luminoso dipende
molto dalla tecnologia costruttiva utilizzata e dalla luce emessa ( coefficiente di visibilità).
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I LED sono saldati sui classici dissipatori a stella che in pratica
sono dei circuiti stampati con substrato in alluminio da 1mm di
spessore.
La stella costituisce anche i punti di accesso al catodo e all'anodo
del LED, con 4 piazzole saldabili su cui collegare i fili di
alimentazione. |
I diodi, a corrente nominale, scaldano parecchio. Il radiatore a stella è adeguato
per quelli da 1W, ma troppo piccolo per quelli da 3W , che vanno obbligatoriamente
fissati su
una ulteriore superficie radiante. A piena corrente, la temperatura della stella supera gli 87°C dopo poche decine di
secondi: è
indispensabile un radiatore di maggiori dimensioni.
Potenza |
1W |
3W |
Temperatura |
47°C |
>87°C |
Temp. con radiatore
aggiunto |
24°C |
42.5°C |
Per le prove è stato utilizzato un dissipatore di piccole dimensioni (34x34x5.7),
dotato di biadesivo termo conduttivo, originariamente utilizzato sul chipset di
una vecchia mainboard.
In una applicazione diversa si potranno incollare le
stelle su una
superficie di metallo con un adesivo termo conduttivo.
Se si pensa di usare i LED su un circuito stampato ad hoc che funge da radiatore
di calore, li si potrà
acquistare senza il dissipatore a stella, riducendo il costo del componente.
Durante le prove, i diodi da 1W hanno sopportato ogni genere di
maltrattamento, mentre un paio di quelli da 3W sono defunti per mancanza di
raffreddamento sufficiente senza radiatore addizionale.
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I diodi
sono semplicemente appoggiati e accoppiati con una pasta termica al
radiatore a stella; la
pressione di contatto è dovuta solo alla saldatura SMD dei terminali.
Sarebbe preferibile se fossero fissati con un adesivo termoconduttivo. |
Peraltro, questo sistema di fissaggio permette di togliere o sostituire il
LED sulla stella senza problemi (basta ricordarsi di rimette un compound termo
conduttivo).
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I LED non hanno alcuna chiara marcatura di quale sia l'anodo e quale
il catodo.
Per alcuni produttori, come nel caso di questi provati, c'è una
tacca sul terminale positivo e una asola su quello negativo, ma non è
una costante e in LED di altri produttori la situazione può essere
diversa.
Si nota che il tipo di LED è stato scritto approfittando di una
delle aree di saldatura dei cavetti non utilizzata. |
Anche sulla stella può non essere immediatamente chiaro quale sia il polo +
e quale il meno; dipende da come sono stampati i simboli. Dove l'indicazione è coperta dal corpo del LED o non è chiaramente
stampata, basta usare un multimetro in posizione DIODO per identificare
immediatamente le due piazzole dell'anodo e le due del catodo.
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I LED non hanno alcuna marcatura per differenziare il wattaggio
o la temperatura colore.
Nei set ricevuti si distinguevano gli uni dagli altri solo per il
differente colore del fosforo: più sul giallo quello da 6500k, più
sull'arancione quello da 3500k. |
Se ordinate LED di wattaggio diverso, ma stessa temperatura colore, una volta
mescolati potrebbe diventare impossibile identificarli. Quindi, in ogni caso,
appena ricevuti è molto opportuno usare un pennarello marcatore fine per
segnare in qualche modo i vari tipi.
Conclusioni
Se avete bisogno di LED per illuminazione da 1 e 3W questi paiono una buona
scelta.
L'essere già completi del dissipatore può risultare comodo in molte
applicazione; in ogni caso il dissipatore a stella fornisce comodi punti di saldatura per le
connessioni di alimentazione.
Peraltro sono disponibili anche senza la stella dove si vada ad utilizzarli su
un opportuno circuito stampato con substrato in alluminio.
Il costo alla data della stesura della pagina è meno di 3€ per 10pz,
adeguato, essendo dotati di dissipatore.
Se avete più tempo per attendere un arrivo dalla Cina, su
Aliexpress e simili o vi interessano i LED senza stella o necessitate di
maggiori quantità, i costi possono essere molto minori.
Note.
Va ricordato che i LED devono essere gestiti in corrente e non in tensione.
Quindi è del tutto errato e fonte di guasti sicuri il collegarli
direttamente ad una batteria, anche se in serie. La loro luminosità
dipenderà dalla tensione diretta degli elementi e da quella della batteria,
mentre la corrente sarà limitata solo dalla resistenza interna della batteria:
è il modo peggiore e più sciocco per utilizzare LED.
Se si collega il LED direttamente alla batteria o ad una sorgente di tensione
costante, sarà indispensabile inserire
una resistenza in serie o, comunque, a limitare la corrente.
Però, date le correnti piuttosto elevate dei LED da 1W e oltre, la potenza
dissipata dalle resistenze potrebbe essere fonte di inutile calore; meglio
impiegare un circuito di controllo con uno dei tanti LED driver a corrente
costante, ad esempio uno di questi
auto costruiti, oppure uno commerciale.
Alcune "facezie" in rete:
- ogni led richiede 400 mA
Non ci risultano esistere LED da 400mA: le correnti tipiche sono indicate
nella tabella precedente. Se si alimenta a 400mA un LED da 300-350mA se ne
accorcia la vita in modo sensibile. Se si applicano 400mA ad un modello da 700mA
si avrà una durata maggiore, ma una luminosità minore.
- due led in serie alimentati da batteria 6-volts
Come detto sopra, collegare LED, anche in serie, senza resistenza di
limitazione della corrente, è una stupidaggine. Nel caso in cui abbiamo due LED
in serie collegati ad una batteria da 6V senza resistenza, ci troviamo nella
situazione in cui i LED, che a piena corrente nominale, hanno una tensione di
conduzione maggior di 3.2V ciascuno(6,4V in serie), si trovino a lavorare ad una
tensione minore di quella di piena conduzione, dove la corrente è limitata
dalla resistenza interna della batteria e dalla sua tensione. In queste
condizioni i LED si accenderanno, magari anche "bene", ma non ha
nessun senso pensare di determinare la potenza nominale dei LED calcolandola
come tensione pila x corrente assorbita/2. Inoltre la luminosità
decadrà con la scarica della batteria.
- collegandone 3 in serie senza alcun resistore, si ha che a 9,5 Volt assorbono 260,0 mA.
Totale W di 3 led in serie: 2,470
Come il caso precedente: si impone una tensione costante ad una serie di LED e
ci si aspetta di poter determinare la potenza nominale: quello che si ottiene è
determinare la potenza , ma solo a quella tensione/corrente e basta.
Fortunatamente, se i LED hanno una tensione di conduzione diretta anche solo di
3.2V, la serie richiederà 9.6V per la corrente nominale e 9.5V origineranno
solo una corrente minore. Fortunatamente, perchè non essendo dichiaratamente (e
stupidamente) inserita in serie alcuna resistenza, la corrente è limitata solo
dalla tensione di conduzione e dalla resistenza del generatore e la corrente non
può salire a livelli tali da distruggere i LED.
- i led vanno ad una tensione che é di circa 2,8 Volt
Le tensioni tipiche sono riportate nella tabella precedente. Ovviamente esiste
un certo margine di variabilità che dipende dal modello, dal costruttore, dal
lotto produttivo, ma 2.8V per LED bianchi è una tensione in ogni caso troppo
bassa. Evidentemente sono stati provati con una tensione di alimentazione non
adeguata.
Questo non toglie che si possa far funzionare benissimo il LED con una corrente
minore di quella nominale: se la luminosità ottenuta è sufficiente
all'applicazione, si avrà una durata maggiore del LED ed un minore
riscaldamento.
Ripetiamo: i LED sono dispositivi che vanno alimentati in corrente costante e
non in tensione costante.
Non si possono collegare ad una sorgente di tensione costante senta inserire una
resistenza di limitazione in serie.
E la tensione di conduzione sarà determinata facendo attraversare il LED dalla
corrente nominale.
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