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Ovviamente non è possibile inserire i due tipi di chip contemporaneamente, ma questa non è solo una limitazione meccanica... Ci si potrebbe chiedere perchè non usare uno ZIF. Anche qui la ragione è semplice: sarebbe necessario un complicato gioco di jumper per scambiare i 28 e i 40 pin, cosa del tutto non pratica. Dunque, si è preferito posizionarsi su zoccoli con contatti a tulipano di alta qualità, che permettono moltissimi cicli di inserzione-disinserzione. E, d'altro canto, non ha neppure senso il cambiare chip 6 volte al giorno, potendo sperimentare praticamente tutto con un solo componente. Nel caso in cui serva disporre di più chip, il costo della scheda non incide più che tanto nella praticità di averne magari una con un certo PIC e altre con un altro o altri PIC, subito pronti all' uso. Il consiglio, comunque, sia per sperimentazione che per sviluppo, è quello
di partire dai chip meglio forniti, in modo da non trovarsi a mezza strada
senza risorse di RAM o di memoria programma o con qualche port in meno. Lo schema elettrico riporta le equivalenze tra funzioni e pin dei due
packages, in modo da avere la perfetta coincidenza tra i pin del chip e i pin
dei connettori modulari di accesso all' I/O.
L' intercambiabilità vale anche per i pin di ICSP/ICD: sia per chip a 28 pin che per chip a 40 pin il collegamento del tools di sviluppo alla presa ICSP/ICD on board stabilisce le giuste connessioni. IL RESET
In previsione della più ampia possibilità di sperimentazione, anche la
resistenza di pull up e l' eventuale condensatore verso massa sono
opzionalmente inseribili su pin. Solo il pulsante di reset è saldato in modo
fisso al circuito. Inoltre, un jumper (JRES nello schema) consente di separare il circuito di
reset dal pin MCLR nel caso in cui la resistenza R2 di separazione non sia
sufficiente a garantire un isolamento adeguato durante la programmazione ICD. Ecco alcuni dettagli grafici dell' area Reset e la relativa frazione dello schema:
In particolare, un connettore a 4 poli consente di installare un dispositivo esterno di reset, più o meno complesso, ad esempio i tre terminali MCP1xx di Microchip o altri similari di diversi costruttori. La disposizione a 4 pin consente una immediata inserzione sia dei modelli con pin di reset centrale, sia di quelli con reset laterale. Ovviamente per i PIC occorre la versione con reset a livello basso, quindi MCP100, MCP102, MCP120, MCP121, MCP131 di Microchip e 33164, 34064, NCP300 di OnSemi, DS1233 di Maxim-Dallas, ecc. Inoltre, la possibilità di installare R1 su pin rimovibili consente di utilizzare sia dispositivi con pull up interno o con uscita push-pull, sia dispositivi con uscita open collector/open drain.
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