Progetti - PIC

 

28-40pin UniBoard

 


 

Circuito del clock:

Se i PIC 18 e svariati PIC16 possono operare con il clock interno, sulla UniBoard è previsto comunque la possibilità di aggiungere:

  • il classico oscillatore a quarzo: Q1 in HC49, con i relativi condensatori (C1, C1 e la resistenza R4)
  • oppure un risonatore ceramico a tre pin al posto del cristallo
  • o un RC

Utilizzando pin rimovibili, i componenti potranno essere cambiati, inseriti o estratti a piacere. Ma è anche possibile saldarli direttamente.
In particolare, per il cristallo sono utilizzati tre pin, il che consente di inserire anche risonatori con i condensatori integrati.

Ecco le variazioni:

RC interno.
Nessun componente.

Quarzo Q1
C1 - C2 necessari.
Risonatore ceramico a tre pin.
Condensatori integrati

 

In questo modo è possibile sperimentare tutte le possibili opzioni, dato che, anche se non perfettamente ideale, i pin dell' oscillatore sono riportati al connettore esterno a spine, in modo da poter sfruttare sia oscillatori esterni, sia le funzioni extra di questi pin, programmabili come GPIO o uscita del clock / 4 (modi con oscillatore interno INTIO1, INTIO2).

Anche qui, l' uso di pin estraibili consente una rapida variazione dei componenti o la loro completa eliminazione, a seconda della modalità di oscillatore che si intende utilizzare


Oscillatore di Timer1 

Sullo stampato è possibile installare direttamente i componenti relativi all' oscillatore del Timer1.

Anche qui i componenti potranno essere saldati oppure installati su pin, ma, in particolare, è stato previsto un connettore a tre poli per inserire direttamente un sub-modulo che porta tutti i componenti necessari all' oscillatore. 

Questo consente di inserire i componenti solo se richiesti, lasciando completamente liberi da qualsiasi carico i pin RC0 e RC1.

In questo caso, lo spazio della R3 sullo stampato sarà sostituito con un ponticello.

Ricordiamo che la R3 ha lo scopo di ridurre la corrente nel cristallo a bassa potenza di eccitazione, per mantenere le giuste caratteristiche di carico previste dal costruttore del cristallo. Il suo valore, dell' ordine di 200-330 k, dipende dal quarzo utilizzato.
Sul sub modulo è già installata la resistenza corretta per il quarzo utilizzato.


Nel sub modulo in fotografia si può notare anche un condensatore variabile con lo scopo di centrare perfettamente la frequenza di oscillazione voluta, che solitamente è 32768 kHz ed ha lo scopo di implementare applicazioni real time.

 



ICSP/ICD: 

Non c'è molto da dire su questo.

Il connettore J1 è previsto per innestarsi direttamente in un Pickit, ma si può fare un cavetto di adattamento anche per qualsiasi altro tool, come quelli che escono con un RJ  (ICD e REAL ICE), oppure acquistare da Microchip gli adattatori opportuni già pronti.

Un ulteriore test point può essere saldato per prelevare il segnale PGM/spare del PICkit (nella foto si vede bene il foro di innesto dell'eventuale spinetta).

 


Da notare che una coppia di jumper (JICD sullo schema) permette di separare i pin della comunicazione seriale di programmazione o debug (RB7, RB6) dai connettori a spina dell' I/O.

Questo consente di mantenere un carico applicato fisicamente al connettori di I/O e non staccarlo durante il debug o la programmazione, semplicemente separando i circuiti con JICD, per poi poterli riconnettere in qualsiasi momento.

Accanto a questi jumper sono disponibili due test point ad anello per agganciare eventuali strumentazioni, come oscilloscopio, multimetro, indicatore di stato logico, ecc.

Il test point con anello rosso è collegato alla Vdd
Il test point con anello nero è collegato alla massa. Altri test point di massa sono distribuiti in altre aree del circuito.

 


 

 

 

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Aggiornato il 02/04/11.