PAG.10
Siccome vedremo più avanti i dettagli di tutte queste
funzioni, possiamo soffermarci sulla pagina successiva, pagina 10, dove si
trova il diagramma a blocchi del chip e che dà una panoramica grafica,
complessa, ma concentrata, della struttura del componente.
Ne riportiamo qui una copia in cui i colori evidenziano i bus interni
In rosso è evidenziato il bus a 8 bit che mette in
comunicazione all' interno del chip l' ALU, la memoria dati e i registi
delle periferiche (timer, port, ADC, ecc).
In giallo è evidenziato il bus interno a 16/20/21 bit per le
istruzioni e per gli indirizzi, che mette in comunicazione la program memory
con il program counter, il meccanismo di accesso alle tabelle e il sistema
di indirizzamento. Da notare che i registri di BSR e FSR e i table pointer
sono "alimentati" dal bus a 8 bit (ad esempio con l' istruzione
movlb).
In verde è evidenziato il bus interno delle istruzioni, che, decodificate,
vengono inviate all' ALU o ai controlli.
I blocchi dei PORT multifunzione sono visibili a destra,
mentre un blocco interno comprende la non semplice logica del Reset, degli
oscillatori, del Wtachdog, dell' In-Circuit Debugger, ecc.
Il Brown-out reset ha a disposizione un generatore di tensione di precisione
(Band Gap Reference) che è utilizzato anche dal modulo HVLD.
E' ovvio che lo schema per i dispositivi a più pin sarà più
complesso, disponendo al minimo di più port (ma in altri PIC, anche di più
due o più UART, MSSP e altre funzioni qui non presenti, come l' USB).
Nella pagina 11, il diagramma è quello dei chip a 40 pin,
dove si notano i PORT disponibili in più.
Per attenerci alla struttura del foglio dati che stiamo cercando di
consultare, qui lasciamo per il momento i PORT e le loro funzioni e seguiamo
il data sheet nel descrivere i sistemi di clock interno dei PIC18.